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venerdì 1 luglio 2011

L'eterosessualità un'anomalia sessuale ?

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Leggete questo “ stravagante “ articolo !

E se vi dicessero che l'eterosessualità è una costruzione sessuale recente ? Addirittura, che l'eterosessualità fa male ? Eppure ci sembra talmente ovvio, “naturale”, che la società sia strutturata intorno al modello della coppia lui-lei, che a nessuno viene in mente di metterlo in discussione. Intendiamoci : non stiamo negando che la specie umana continui a riprodursi nell'unico modo possibile. Ma la natura non ci ha programmati per stare insieme dopo l'accoppiamento, la coppia non è la forma più compiuta di socialità. Qualcuno faticherà a crederci, ma la coppia eterosessuale monogoma è un'anomalia che la società ha assurto a norma e modello. Basterebbe studiare un po' di storia per rendersene conto, più che guardare i nuovi assetti famigliari proposti dai serial TV. “In altre società l'oggetto della rappresentazione sociale non è necessariamente la coppia uomo-donna” ci spiega lo storico Louis-Georges Tin. “Nella Cina maoista era l'ideale rivoluzionario a costituire l'orizzonte della società. E oggi probabilmente è il capitalismo, di certo non la coppia. In altre culture la coppia etero è secondaria nelle forme di rappresentazione collettiva, non ne è certo il collante. Il fatto singolare è che gli occidentali hanno sancito la supremazia del modello etero nella rappresentazione simbolica”. Partendo dall'osservazione di questa singolarità, Tin ha scritto il saggio “L'invention de la culture heterosexuelle”, (ed. Autrement), e contribuito con un gruppo di ricercatori alla stesura di “Heteros”. Discours, lieux, pratiques”, ed. Epel. Due volumi densi e dotti che costringono il lettore eterosessuale a rivedere alcuni punti fermi della propria educazione. “Prendiamo l'occidente cristiano. Nei Vangeli Gesù è celibe, sua madre è vergine, sappiamo poco o nulla delle famiglie degli Apostoli. La coppia etero non è celebrata in alcun modo : il discorso teologico è finalizzato al superamento dell'amore terreno, carnale, vedi San Paolo e la sua feroce avversione al matrimonio. Solo a partire dal XII secolo appare la figura femminile idealizzata e desiderata dell'amor cortese. E' una novità importante”, sottolinea Tin, “fino ad allora le donne non erano oggetto di rappresentazione. I testi ci parlavano quasi esclusivamente di omosocialità, un mondo di uomini e amicizie maschili. Fino a una rivoluzione culturale enorme : si passa dalla rappresentazione di uomini tra loro a quella di uomini che corteggiano le donne”. Sul perchè i cavalieri della Tavola Rotonda siano stati rimpiazzati dai Romeo & Giulietta e ora dai Brad & Angelina, chiediamo ancora allo storico. “C'entra la Chiesa che, non potendo vietare completamente le pratiche sessuali, cerca di canalizzarle nel matrimonio. La vera svolta avviene a fine 800, quando gli interessi del clero, della borghesia e del corpo medico convergono per gettare le basi dell'ordine eterosessuale. Istituzionalizzato il matrimonio, subentra la medicina a reinterpretare con strumenti moderni l'antica tematica dell'amore come malattia, preconizzando una sessualità moderata e finalizzata alla riproduzione”. Ironicamente i termini eterosessuale e omosessuale vengono coniati simultaneamente proprio in quelli anni, per indicare devianze. L'eterosessualità non finalizzata è una patologia : le persone che pensano al sesso non procreativo sono debosciati affetti da appetito sessuale anormale e pervertito per l'altro sesso. Qui si gioca una partita importante nella costruzione del modello eterosessuale finalizzata alla dominazione maschile : le donne acquistano maggiore libertà. Ma sono condizionate a concretizzarla esclusivamente nel matrimonio”. In qualche decennio il modello eterosessuale si impone come norma soppiantando la cultura omosociale, che diventa un problema soprattutto tra i giovani. “Non a caso le prime scuole e collegi misti non nascono per promuovere la parità tra i sessi, ma per evitare lo sviluppo di quelle che venivano pudicamente definite amicizie particolari”. Il dispositivo di acculturamento al modello eterosessuale viene poi veicolato e rafforzato dalla letteratura, dal cinema e persino dalla danza, che ritualizza i ruoli “naturali” dei due partner : l'uomo guida, la donna segue. Nel saggio Heteros vengono analizzati gli strumenti più recenti di questo acculturamento, adattati alla società che si ritiene nella fase di post-rivoluzione sessuale. Siamo eterosessisti e non c'è ne rendiamo neanche conto. “L'eterosessismo è un po' il braccio armato dell'ordine eterosessuale costituito”, spiega Tin, e propone alcuni esempi : “Un uomo politico non sposato difficilmente può candidarsi alla presidenza del proprio paese. Una cinquantenne single ispira pietà. Un adolescente senza la ragazza getta nel panico i genitori. Se si scopre omosessuale è guardato con sospetto. E' il dispositivo eterosessista, che ci condiziona a credere che un uomo e una donna insieme siano la migliore delle unioni possibili”. Come spiegare altrimenti l'incredibile trasformazione di Michelle Obama ? Ecco la femmina alfa per eccellenza, doppia laurea a Yale e Harvard, stipendio superiore a quello del marito. Da quando è alla Casa Bianca si dà al giardinaggio e partecipa ai programmi TV del mattino per svelare in diretta la sua ricetta della torta di mele. E' chiaro che è una mossa di comunicazione politica, dettata però dal bisogno di corrispondere al modello dominante e rassicurare gli elettori. “Le prime vittime della supremazia del modello eterosessuale sono gli eterosessuali stessi e in particolare le donne”, avverte Tin. “Tutti i manuali pseudo-psicologici sostengono che la coppia tradizionale è l'unico modello universale dell'organizzazione tra i sessi e quindi della società” fa notare la storica Christella Taraud, curatrice di Heteros. “Lo stesso dicasi dell'evoluzione del diritto in materia di divorzio, di adozione, di fecondazione assistita : in molti paesi, incluso il vostro, i single e le coppie omosessuali non possono adottare ne accedere alla fecondazione assistita. E l'affido congiunto, pur essendo legge, non è norma. Non sorprende più di tanto quindi che Jill Berry, presidente della Girls School Association, federazione inglese di 187 collegi privati, abbia dichiarato che le donne non devono colpevolizzarsi se abbandonano la carriera per allevare i figli. E gli uomini continuano a chiedere alle prostitute la fellatio e la penetrazione anale come 50 anni fa”. Corregge il tiro Tin, in conclusione : “Ma il modello comincia a traballare: la famiglia tradizionale è scoppiata, l'organizzazione del lavoro è atomizzata, l'orientamento sessuale non è più così certo e definitivo. In questo contesto il percorso del maschio moderno è in continuo conflitto tra l'ingiunzione di un modello eterosessuale idealizzato e il desiderio di omosocialità. Lo stesso vale per le donne”. E quanti single vogliono davvero impegnarsi a passare tutta la vita con una persona del sesso opposto ? E i segreti più intimi a chi li confessiamo ? Al partner, all'amica più cara. O all'amico gay ? Non sarebbe ora di rivalutare l'omosocialità e disfarci una volta per tutte del condizionamento eterosessuale ? I Brad & Angelina come orizzonte aspirazionale di milioni di persone non funzionano più, e non c'entra il gossip sul loro menage. Ne va del nostro benessere : le prime vittime della cultura eterosessuale siamo noi !

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