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lunedì 2 gennaio 2012

Riforma del catasto italiano = ancora più tasse !


L' anno nuovo 2012 porterà ai contribuenti italiani, cioè a tutta la popolazione, una raffica di aumenti di tutti i servizi oltre ad importanti e significative riforme di enti e strutture, non per questo finalizzate all' efficentamento delle stesse, ma bensì nel rubarci più soldi.   Va proprio in questa direzione la riforma del catasto fortemente voluta dal governo Monti, ma che segue la falsa riga già precedentemente tracciata da Visco.   A suo tempo, la riforma di Visco, aveva visto la contrarietà dell' intero mondo politico, mentre oggi lo stesso, plaude alla riforma Monti.   La novità fondamentale nella riforma Monti del catasto, prevede l' introduzione del valore patrimoniale dell' immobile, collegata all' applicazione di un fantomatico quanto misterioso algoritmo.   Si abbandona quindi il concetto di rendita, per abbracciare quello più complesso e certamente opinabile del patrimonio collegato all' immobile, il tutto nell' aumento complessivo dell' imposta generale.   E' stato riconosciuto da tantissimi analisti, ai quali mi associo, che questa riforma del catasto, assume la forma di una piccola patrimoniale, che va vigliaccamente a colpire dove è più facile : cioè sulla casa, quel bene fondamentale di tutti gli italiani.   Ricordo che l' Italia è l' unico paese d' Europa con la più alta percentuale di immobili di proprietà privata, fattore questo che ha sempre contribuito in maniera consistente al riempimento del forziere pubblico.   Ma si vede che questo non bastava e quindi, dopo la reintroduzione dell' ICI, ora rinominata IMU e dell' aumento del suo coefficiente dal 100 al 160 %, ecco ulteriori aumenti profilarsi all' orizzonte dei proprietari di immobili.   Se questo deve essere l' esito di un governo di emergenza, poiché ricordo che il governo Monti si è dichiarato come governo d' emergenza, siamo veramente messi male, anche perchè questo sembra proprio il primo step alla futura riforma fiscale, cioè più tasse !   Il catasto rappresenta in tutti i paesi d' Europa, e probabilmente del mondo, l' inventario corretto di tutti gli immobili che compongono quel paese, correttamente acatastati, il che significa catalogati ed inventariati all' interno del giusto coefficiente di rendita ; ovviamente non è possibile che un appartamento in centro a Milano, sia acatastato con lo stesso coefficiente di un appartamento alla Bovisa.   Questo è ovviamente avvenuto ; l' Italia, si sa, è anche il paese dei furbi e delle sperequazioni.   Ma è in questi casi, e solamente in questi casi, che l' amministrazione pubblica deve colpire e punire.   E' invece tutto va nella direzione sbagliata.   Si perchè colpire il patrimonio in sede catastale è sbagliato, mentre tassare la plusvalenza nella vendita è corretto, ed è il criterio utilizzato in tutti i paesi europei, Rep. Ceca e Slovacchia compresi.   Per concludere voglio soffermarmi un attimo sull' applicazione di questo misterioso algoritmo per la determinazione del valore patrimoniale.   Vi ricordo che fu proprio l' applicazione degli algoritmi sulle transazioni finanziarie, sulle determinazioni di futures, obbligazioni e mutui, elemento fortemente scatenante alla crisi finanziaria del 2008.   In quel caso tante banche, tanti intermediari fallirono, trascinando con se anche tante innocenti famiglie.   Pensate anche Voi quello che penso io ?

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