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venerdì 3 agosto 2012

Caso ILVA. Magistratura schizzofrenica ?



La magistratura tarantina ha provveduto al sequestro e chiusura di un intero reparto produttivo dell'ILVA, quello dei forni.
Operai impazziti, blocchi stradali, danni per milioni di Euro, stabilimenti in giro per l'Italia bloccati o a ciclo ridotto poiché, non dimentichiamolo, l'ILVA produce soprattutto componenti che poi vengono lavorati da altre acciaierie a Genova e Venezia.
Si perchè l'ILVA è un'acciaieria, non una fabbrica di cioccolato e nemmeno un caseificio. Per anni ha inquinato tutto il territorio tarantino, compresa la falda acquifera e ha contribuito, in maniera significativa, all'incremento di tumori tra la popolazione in tutta l'area interessata.
Ora qualcuno dice che la proprietà, la famiglia Riva (non so se sono quelli dei motoscafi), stava attivando una serie di misure per ridurre l'impatto ambientale e la percentuale di inquinanti, fondamentalmente, io penso, adottando filtri e rimodulando alcuni processi produttivi.
Sarà sufficiente, sarà vero, Sara Ferguson, sinceramente non posso darVi una risposta, ma la domanda che mi faccio e che Vi faccio è questa : era proprio necessario questo sequestro ?
Era proprio necessario bloccare una delle acciaierie più importanti e grandi d'Europa e gettare nella disperazione e nell'incertezza migliaia di operai ?
La risposta che mi do è NO ! Per me non era necessario arrivare a questo punto. Bastava intensificare un'azione di disturbo con diffide, multe e obblighi vari ai quali la magistratura poteva assoggettare la proprietà ; è una facoltà che la stessa può utilizzare per legge e che spesso e volentieri, in altri casi, ha dato i suoi frutti.
Ma con l'ILVA non si è voluto fare. Con l'ILVA si è voluto “spegnere” il reparto nevralgico di tutto lo stabilimento : quello dei forni. Procedura questa che non è nemmeno applicabile perchè lo spegnimento dei forni, oltre ad impiegare svariati mesi, è anche pericoloso per il rischio di scoppi.
E con i tempi biblici della magistratura italiana, si intravedono fosche vie d'uscita.
Andiamo avanti di questo passo ! Distruggiamo tutto ! Non salviamo più nulla ! E non mi si venga a dire, per favore, che la magistratura deve applicare la legge e rispettare le procedure, perchè quando ha voluto operare “border line” lo ha fatto tranquillamente, fregandosene delle procedure ! 

 

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