Si
dice . . . “ fare il patto col diavolo “
Vuol
dire godere di grande fortuna o anche avere un aspetto perennemente
giovane. Il modo di dire ha origini letterarie e si riconduce al
Faust,
personaggio di una leggenda popolare tedesca reso universale dal
poema di Wofgang Goethe, (1749-1832) : uno scienziato viene tentato
dal diavolo che gli promette momenti di grande piacere personale in
cambio della sua anima. L'altro ascendente è il romanzo Il
ritratto di Dorian Gray
di Oscar Wilde, (1854-1900), in cui il protagonista fa il voto
scellerato di restare sempre giovane come il ritratto fattogli da un
artista amico, mentre sarà il dipinto a invecchiare in sua vece.
Si
dice . . . “ fare un errore madornale “
Caratterizza
uno sbaglio di proporzioni enormi, un equivoco imbarazzante. Questa
terminologia trae la sua origine dal mondo contadino. “Madornale”
infatti viene dal latino volgare maternalem
ed
è riferito al latino classico maternum,
ossia materno. Nell'antico gergo toscano, madornale è riferito
infatti ai rami grossi di una pianta, scaturiti dal ceppo principale,
(la cosiddetta madre), oppure di ortaggio nato dal centro della
pianta e di maggiori dimensioni rispetto al resto. Madornale, che
deriva dalla madre, diviene dunque sinonimo di molto grande.
Si
dice . . . “ essere il segreto di Pulcinella “
E'
un modo di dire ironico che designa una notizia in teoria
riservatissima, ma che è invece sulla bocca di tutti. La frase si
riferisce alle caratteristiche della maschera di Pulcinella,
probabilmente inventata a Napoli verso la fine del 500' dall'attore
della commedia
dell'arte Silvio
Fiorillo, forse ispirato da un contadino di Acerra, Puccio d'Aniello
e discendente dai personaggi delle farse popolari dell'antica Roma.
Pulcinella, servo furbo e pusillanime, perennemente affamato e
caciarone, è anche assolutamente incapace di mantenere un segreto.
Di qui la frase.
Si
dice . . . “ boicottare qualcuno “
Vuol
dire ostacolare e isolare con azioni individuali o collettive
l'attività di una persona, di un gruppo, di un'azienda o di uno
stato che si comporti in modo non conforme a principi etici o a
diritti universali. Il termine si rifà a Charles
Cunningham Boycot,
amministratore terriero vissuto nel XIX secolo in Irlanda. Boycot
teneva comportamenti vessatori e cinici nei confronti delle
condizioni di vita di contadini e braccianti suoi dipendenti, al
punto da scatenare la Lega dei braccianti locale che dette vita a una
azione di rivalsa. Boycot venne isolato da vicini e compaesani, non
fu più servito nei negozi, né ebbe più braccianti da ingaggiare,
al punto che la terra inaridì e l'uomo fu licenziato e lasciò
l'isola.
Si
dice . . . “ prendersi la briga “
Vuol
dire assumersi un duro compito, darsi la pena di intervenire a difesa
di una causa. La frase nasce dal significato del termine briga,
parola di origine gallica, (l'antica lingua celtica parlata dalle
popolazioni di Francia e Italia settentrionale prima della
colonizzazione romana), che voleva dire forza. In seguito si è
trasformato nell'accezione di prepotenza e sta alla base di diversi
altri vocaboli attuali come “brigata”, “brigante”,
“brigadiere” o di espressioni come “attaccar briga”.
Si
dice . . . “ cavarsela per il rotto della cuffia “
Vuol
dire scamparla per un pelo, cavarsela in qualche maniera e con
fortuna. Il riferimento va ricercato negli antichi tornei
cavallereschi e nel termine cuffia,
che nelle armature dell'epoca si riferiva alla parte della cotta di
maglia indossata sotto l'elmo. La frase avrebbe avuto origine
poiché nelle giostre medioevali, i colpi assestati sulla cuffia
erano ritenuti validi anche se sfioravano solo la figura. Una
seconda interpretazione fa riferimento ad un altro senso della parola
cuffia, ossia “parte della cinta di una città”. Passare per il
rotto della cuffia, coinciderebbe quindi col passare attraverso una
piccola breccia aperta nelle mura.
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