Non
smetterò mai di ringraziare Oscar Giannino per la sua meritoria
opera di giornalista, assolutamente sopra le righe, che
quotidianamente porta avanti dai microfoni di “Radio24” e dai
post del “Chicago Blog”. Voce completamente fuori dal coro
dell'edulcorata e sotto-proporzionata informazione italiana, Giannino
per primo e con fermezza, grida “Stato ladro e assassino”, ed è
la verità vera !
Come
rimanere impassibili a tutti i casi di suicidi legati alla crisi,
agli attacchi di Equitalia, alle banche che rendono impossibile il
lavoro anche a chi i soldi li ha o a chi ha perso il lavoro e non né
trova un altro ?
Lo
sapevate che dall'inizio dell'anno 2012, c'è stato quasi un suicidio
al giorno legato alla crisi e allo “Stato ladro e assassino”, e
allo”Stato ladro e assassino” che non fa nulla per cercare di
creare delle misure di ripresa, perchè il suo unico scopo è
perpetuare il suo potere filo-mafioso, di ricchezza e privilegi alla
faccia della gente onesta che lavora e che fa impresa seriamente,
senza sussidi statali, UE o vari fondi strutturali pescati qua e la ?
Pochissimi
altri giornalisti, nell'italico pantano della cosiddetta
informazione, hanno affrontato questi argomenti. Che dire poi della
fantastica iniziativa “disperatimai@radio24.it”,
quel canale sempre aperto e rivolto a tutti quelli in procinto di
compiere l'ultimo gesto, oramai stremati dall'indifferenza, dallo
stato ladro e dai suoi servitori nazisti. E si, perchè anche
coloro che giurano fedeltà allo stato, sono ladri e assassini alla
sua stessa stregua, anzi, sono il suo braccio armato e violento.
A
Rovigo, tanti anni fa, c'era un galantuomo, tale Lino Bedendo, che a
fronte di un controllo fiscale perpetrato dalla GESTAPO, oops ...,
pardon ..., leggi GUARDIA DI FINANZA, vedendosi accerchiato e
trattato peggio di un delinquente da ben 18 (diciotto) finanzieri
piombati nel suo negozio di biciclette, probabilmente preso dal
panico e dalla disperazione, ingerì dell'acido per batterie e morì
due mesi dopo, leggi QUI.
Leggetevelo
l'articolo datato febbraio 1997, e vi renderete conto di come in 15
anni le cose non siano cambiate per niente, anzi di come siano
peggiorate.
Questo
è stato il ns. grande errore ! L'aver lasciato correre, il non
esserci incazzati prima, l'aver girato la testa dall'altra parte e
aver quindi permesso che simili oscenità e violenze si perpetrassero
praticamente impunite.
Fino
ad arrivare ai disperati estremi di questo sciagurato anno 2012.
Lo
stato è quel subdolo criminale che ti ruba 50 Euro perchè hai
superato di 2 km il limite di velocità, e poi ti nega la sicurezza a
fronte dei continui furti notturni nelle case e all'incessante
aumento della microcriminalità, altra nostra attuale piaga !
Ho
voluto ricordare Lino Bedendo, uno perchè mi sembra un caso
emblematico sulla prepotenza e criminale violenza dello stato ladro,
e due perchè proprio il 12 dicembre di quest'anno saranno trascorsi
ben 16 anni da quel blitz che subì nel suo negozio, nel suo mondo,
nella sua vita, che improvvisamente gli apparve insopportabile tanto
da negarsela, da compiere quell'estremo e razionale gesto, che a
qualcuno suscita sdegno, ma che ai più suscita rispetto, e che è il
suicidio, la lucida intenzione di togliersi la vita.
Anch'io
ho massimo rispetto per il suicida, non penso si tratti di una
vigliaccata. Di una debolezza sicuramente, ma chi non ha fragilità
e debolezze ? Forse i supereroi patinati dei Comics, ma quella non
è realtà, non è vita ! La vita è una continua lotta, una
continua sopportazione e chi è il vincitore se non colui che non ha
mai smesso di sognare ?!
Ecco,
Lino Bedendo smise di sognare quel 12 dicembre del 1996, aggredito
dalla Guardia di Finanza al soldo dello stato ladro italiano !
E
quest'anno migliaia di persone hanno smesso di sognare, perchè sono
migliaia le persone che si sono tolte la vita o hanno tentato di
farlo, per cause riconducibili allo stato ladro, alle tasse esose, ai
crediti inrecuperabili, al lavoro che non c'è !
Anch'io
qualche volta, sono sincero, ho pensato di farla finita !
Ho
pensato a come sarebbe meglio e senza problemi la vita nel limbo
della non-vita. Ma poi qualcosa dentro di me mi diceva “No cazzo,
devo fargliela vedere, devo spaccarli i denti, devo fargli sputare
sangue !”
Ecco
perchè mi sento di dire “disperati mai, incazzati sempre”,
perchè solamente l'incazzatura ti può aprire il cervello. E'
quella scarica di adrenalina che ti consente di avere la forza e la
lucidità per andare avanti, sempre più motivato che mai !
Certo,
probabilmente è una ricetta troppo personale, ma non ne ho altre !
Per
cui Vi ripeto : “Disperati mai, incazzati sempre!”
Ascoltate QUI la trasmissione di Oscar Giannino su Radio 24, di giovedì 6
dicembre 2012. Ne vale la pena !
Un
ringraziamento veramente di cuore anche a Simona Pedrazzini, per il
grande lavoro di sensibilizzazione che sta svolgendo su questo
spinoso argomento, anche grazie alla pagina Facebook “Piccoli
imprenditori e i suicidi di stato”. Clicca QUI.
Nessun commento:
Posta un commento