E'
già passato un anno da quando sbarcai qui su blogspot. Certo
perchè la mia esperienza di blog, come qualcuno ben saprà, va più
indietro negli anni, ai tempi di Splinder per capirci, mitica
piattaforma blog sparita a gennaio di quest' anno. E' stato un anno
bello, corso via velocemente, in questa piattaforma così moderna e
funzionale. Ringrazio tutti per gli oltre 17.000
contatti e per i commenti, sempre liberi e mai censurati. Mi
rincuora sapere che tra i miei perditori di tempo, ci sono accademici
della Crusca, laureati, dottorati vari, che volendomi sempre
perfetto, mi segnalano qua e la, errori vari, asserite
“sgrammaticazioni” ecc. Noto comunque con piacere, che vengo
sempre inteso chiaramente, senza se e senza ma. E' il tenore dei
commenti che me lo fa intendere. Da me sono sempre liberi, senza
filtri e senza moderazione. Mosca bianca da questo punto di vista
dovete convenire, poiché ben oltre il 90 % di siti e blog presenti
in rete, hanno tutti i commenti filtrati o moderati. Ci ho pensato
tante volte di inserire la moderazione pure io, ma poi la risposta
che mi sono dato, e' sempre stata no ! I
commenti sul mio blog devono essere assolutamente liberi,
ognuno può poter esprimere qualsiasi opinione, nei modi e nei tempi
che reputa più opportuni. Questo è un concetto fondamentale di
democrazia e libertà che è inculcato in me, che fa parte del mio
modo di essere e di relazionarmi, e dal quale non posso esimermi.
Poi è chiaro che qualcuno esagera e calca un po' la mano. Ma anche
questo è interessante ed affascinante insieme. Interessante perchè
fa conoscere gli aspetti più reconditi dell'intimo di ciascuno di
noi, affascinante perchè questa esplorazione sai quando comincia ma
non sai quando finisce : l'esplorazione dell'intima follia umana !
Quindi
il blog inteso come oasi e girone dantesco, un microcosmo di follia e
ragionevolezza insieme.
E
proprio nell'italica follia che prende sempre più importanza la
possibilità di espressione che ti consente il blog.
In un paese affetto da “paolomielite”
acuta-cronica,
la sindrome di Paolo Mieli per capirci, dove tutti sanno tutto di
tutti e di tutto, dove tutti hanno ragione e nessuno ha mai torto,
ecco che poter scrivere qualche riga in libertà, poter esprimere la
propria personale opinione, senza alcuna velleità di sacralità,
diventa terapeutico e tonificante. Un vero “effetto oasi” nella
italica follia e nell'invasione incontrollata di ogni tipo di
informazione. Grazie al blog e grazie anche a Voi, 17.000 perditori
di tempo !
Buon
compleanno blog !