Questo è il testo della mail-reclamo che ho inviato oggi domenica 24 marzo alla casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro (Ro).
Ho avuto la sfortuna e la disgrazia di
usufruire recentemente della Vs. struttura sanitaria.
Sfortuna perchè la mia salute non è
più quella di una volta, disgrazia perchè sono dovuto venire a
Contarina, da Voi appunto e riscontrare l'elevato livello di
maleducazione del personale NON MEDICO.
Innanzitutto il lesinare il buongiorno,
la mancanza di tatto e premura degli operatori delle casse, (chissà
perchè da Voi tutto passa per le casse, forse è un'ossessione al
denaro), e in tutte queste brutte cose, (si salva solo un'operatrice
del CUP), ciliegina sulla torta rancida quel grandissimo cafone e
maleducato operatore dell'accoglienza, che più che stare
all'accoglienza, (quando non abbandona la postazione per andare a
spasso per la struttura ), Vi consiglierei caldamente di trasferirlo
in scantinato a fare fotocopie.
La mia pazienza è definitivamente
scoppiata sabato 23 marzo, quando gli ho augurato un bell'infarto.
Motivo del contendere l'orario di consegna degli esiti degli esami ;
anche in questo Vi differenziate in maniera negativa dalle altre
strutture, Adria e Rovigo. Queste iniziano alle 9, Voi alle 10.
Probabilmente a Contarina l'aria è più frizzante e stimola
maggiormente il sonno, quindi diventa necessario procrastinare tutto
il più tardi possibile.
Mi presento alle 9.40 e chiedo se
cortesemente è possibile ricevere l'esito dell'esame cardiaco, che
mi sta particolarmente a cuore, come potrete immaginare e non è solo
un bisticcio di parole.
Con quel sorrisino da ebete, tipico del
raccomandato di merda, mi dice che devo aspettare le 10.
Bene, “la legge è legge”, diceva
Totò, mentre io aggiungo pure che siamo in una struttura ospedaliera
e non in un'aula di giustizia, quindi un po' di elasticità
certamente non guasta e a tal punto cito ,Talleyrand che di legge
certamente se ne intendeva : “Sourtout pas trop zel”;
“Soprattutto non troppo zelo”.
E comunque dovendo rispettare la legge,
l'operatore dell'accoglienza deve rimanere nella sua postazione e non
abbandonarla per oltre 10 minuti come fece il nostro bel cafoncello
proprio quel sabato 23 marzo, dalle 9.45 alle 9.55 e oltre.
Ora dopo questa batosta, io non
utilizzerò mai più la Vs. struttura e per quel che mi riguarda Vi
farò la peggiore delle pubblicità possibili.
Voi operate con materia umana, materia
umana malata e sofferente, e un buongiorno non si deve assolutamente
negare.
Nulla da eccepire sul personale medico
e infermieristico.
si è vero. sono tutti raccomandati quelli che lavorano li.
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