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domenica 21 luglio 2013

Ma dove vai "Italia" in bicicletta ...

Complice la crisi, una spasmodica cura per il corpo e un sempre più attento occhio di riguardo al pianeta, la bicicletta è diventata il mezzo di trasporto più utilizzato dagli italiani.
A testimoniarlo è una ricerca condotta dal Censis che rileva il cambiamento di rotta : 1.750.000 le biciclette vendute contro 1.748.143 di automobili immatricolate. Il dato non solo è il frutto dei tempi che cambiano, ma sottolinea una rivoluzione nello stile di vita dell'italiano medio. Era dal dopoguerra che le quattro ruote non perdevano la sfida delle vendite, con il mezzo di trasporto più economico della categoria.
A dado tratto, l'Osservatorio Linear dei Servizi ha cercato di capire meglio le nuove abitudini del cittadino e ha scoperto che la mountain bike è il modello di bicicletta prediletto da ben il 43% degli intervistati. Il motivo ? Manco a farlo apposta ha a che fare con il prezzo, ma non solo … la robustezza e la funzionalità sono le qualità che spingono l'acquirente verso quest'acquisto.
Grazie alla sua agilità e al peso contenuto, la city bike si aggiudica il 38% delle preferenze, mentre la classica bicicletta dal sapore retrò del nonno, si piazza sul gradino più basso del podio.
Quella tra automobilisti e ciclisti è una guerra senza fine : i primi non sopportano i gruppi di ciclisti che circolano in modo affiancato occupando più della metà della carreggiata, 55%, mentre gli altri non digeriscono la non curanza dell'aprire la portiera della macchina, senza fare attenzione alla loro possibile presenza, 53%.
Al secondo posto, entrambi i gruppi si rinfacciano la mancata segnalazione del cambio di direzione, 51 e 43%, mentre al terzo posto i ciclisti rimproverano agli automobilisti il parcheggio in doppia fila, 44% ; viceversa invece il peggior difetto è quello di non accendere mai le luci di posizione, 34%.
Discordia anche sul campo della sicurezza, i motivi principali ? Il 27% dei ciclisti indica negli automobilisti indisciplinati, il 12% si lamenta delle piste ciclabili, troppo poche o addirittura inesistenti, il 9% degli intervistati invece mette in evidenza lo stato delle strade, dissestate e prive di manutenzione.


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