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sabato 10 ottobre 2015

La prostituzione in giro per il mondo e per i secoli.

Eschimesi

Gli eschimesi sono soliti offrire una donna, in genere la moglie del padrone di casa, all'ospite.

Mylitta

Racconta Erodoto che le donne greche si recavano, almeno una volta nella loro vita, nel tempio della dea Mylitta, come la chiamavano gli assiri, per prostituirsi a uno sconosciuto. Una volta entrate nel tempio, non potevano più uscirne finché uno straniero non aveva gettato una moneta d'argento nel loro grembo, ripetendo la frase di rito : “Ti convoco in nome della dea Mylitta”. La donna non aveva il diritto di rifiutare la moneta e soltanto dopo essersi concessa poteva tornare a casa. Stando a Erodoto, le donne più brutte aspettavano anche tre o quattro anni.


Sinonimi

Sinonimi di prostituta, pornoi, nell'antica Grecia : compagna, (etera), donna pubblica, reclusa, lupa, puledra, madia, passeggiatrice e altri.

Seguitemi

Si conserva tuttora un sandalo con la parola “seguitemi” incisa sulla suola, in modo che la prostituta, camminando, lasciasse sul terreno molle delle strade questo messaggio, chiarissimo anche per i più sprovveduti.

Divieti

Tra gli antichi romani una donna il cui nonno, padre o marito, avesse ricoperto la carica di cavaliere romano, non poteva darsi alla prostituzione.

Maometto

Maometto si sposò 14 volte, ma sempre con vedove, a parte il caso di Ayesha. La poligamia era per Maometto un modo di aiutare donne rimaste prive di ogni appoggio, ma poiché c'era il rischio dell'abuso, i commentatori del Corano fissarono a 4 il numero delle mogli, sebbene nel testo sacro non si trovino che vaghi accenni in merito. Infatti, oltre a Maometto, anche altri sovrani dell'Islam ebbero più di 4 spose. In realtà, nella massa musulmana, la monogamia era la regola, mentre erano soprattutto i capi più potenti o i sovrani ad avere diverse mogli. Mogli e concubine, che erano indici di un certo ceto sociale, portarono alla formazione dell'harem, che influì su parte della struttura politica islamica.

Donna

In alcuni racconti della letteratura sacra indiana, si accenna alla maggiore sensualità della donna : Ila, che è un mese uomo e uno donna, si dedica ai piaceri della carne come donna, mentre passa il mese in cui è un uomo in pia meditazione.

Amore

La voracità di una donna è due volte quella dell'uomo, la sua furberia quattro volte, la sua sfrontatezza sei volte, e la sua capacità di provar piacere nell'amore otto volte”, antico proverbio indiano.

Cina

All'epoca della dinastia Zhou, circa1120-222 a.C., si era stabilito un numero fisso di compagne necessarie per nutrire e rinvigorire il re, che aveva una regina, 3 consorti, 9 mogli di secondo rango, 27 mogli di terzo rango e 81 concubine. Si erano stabilite queste cifre in base a un sistema in cui, i numeri dispari indicavano le forze positive della natura, il maschio è la potenza virile, mentre i numeri pari erano passivi, simbolo della donna e della fertilità femminile. 3, il primo numero dispari dopo 1, aveva un significato di grande potenza, mentre il 9, 3 volte 3, indicava la potenza sovrabbondante. Moltiplicando 9 per 3, si otteneva 27, e 27 per 3 81, da cui il numero delle compagne necessarie.

Pechino

Marco Polo, il famoso viaggiatore del XIII secolo, riferì che a Pechino vi erano oltre 20.000 donne che vivevano prostituendosi, mentre a Hang-Chau, erano in quantità tale che egli rinunciava a calcolarne anche approssimativamente il numero.


Da “Storia della prostituzione. Dall'antichità agli anni 60'” di Vern L. Bullough 

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