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sabato 9 aprile 2016

Attori e milioni un'offesa alla miseria.

Se fosse vero che il danaro non fa la felicità, come sostengono coloro che ne hanno tanto e misericordiosamente vogliono far sentire meglio resto del mondo, quella platea di stelle che la serata dell'Oscar ha illuminato la fine di febbraio, sarebbe stata un congresso di celeberrimi depressi e infelici.
È quindi con profonda pietà e umana solidarietà che torniamo, per un'ultima volta, nel grande teatro sull'Hollywood Boulevard di Los Angeles per frugare nei portafogli e nei borsellini delle celebrità e per vedere a chi si potrebbe assegnare l'Oscar per "La Grande Ricchezza".
Tra gli infelici, ma con ancora qualche sprazzo di felicità, incontriamo Matthew McCounaghey, vincitore dell'Oscar come migliore protagonista, per il film Dallas Buyer Club : valeva, fino a ieri, 65 milioni di dollari, secondo i calcoli della Cnbc, la rete di informazioni economiche e finanziarie più seguita d'America. Una buona cifra, ma destinata a raddoppiarsi entro la fine del 2014.
Sullo stesso gradino di ricchezza, a 65 milioni, Woody Allen, (che era presente in spirito ma non in persona, attraverso il suo Jasmine Blue), Alec Baldwin e Ben Affleck. Decisamente meglio, dunque molto più infelici, a 130 milioni di "portafoglio", Robin Williams, Al Pacino, Ashton Kutcher, (ex marito di Demi Moore e l'attore che ha incarnato Steve Jobs nella biografia del creatore di Apple), e Julia Roberts.
Ancora più in alto nella scala del denaro, a 160 milioni, sono appollaiati George Clooney, Denzel Washington, Bruce Willis, Samuel Jackson, John Travolta, Drew Carrey e la signora Kutcher, Demi Moore, che forma con l'ex marito una coppia di facoltosi infelici.
Anche per rispetto di anzianità, meglio fa Robert De Niro, con i suoi 185 milioni di "asset", che è il valore della propria ricchezza al netto dei debiti e delle tasse, eppure ancora di più valgono Will Smith e Tom Cruise con 250 milioni in tasca.
Ma il nome più sorprendente e inatteso in questa classifica dei conti in tasca ai "glitterati", ai personaggi che brillano di "glitter", di paillettes e lustrini sotto i riflettori, non era nella platea dei premiati, dei nominati, delle celebrità.
La più ricca del reame era sul palcoscenico. Era la conduttrice del circo, Ellen DeGeneres, la apparentemente bionda, orgogliosamente sposata dal 2008 con l'attrice Portia De Rossi, che per tre ore ha guidato la massima fiera mondiale delle vanità.
Ellen, è la prova vivente che i soldi veri, le borse più ricche, oggi sono in televisione, più che nel cinema. I suoi guadagni come presentatrice, produttrice di programmi, sceneggiatrice e doppiatrice di film d'animazione arrivano a 65 milioni all'anno - una cifra da superstar sportiva - e i suoi "asset", i suoi investimenti e risparmi, superano i 250 milioni.
Anche se nessuno fra questi super milionari della "Grande Ricchezza" da spettacolo è nato ricco e famoso, la storia della DeGeneres è particolarmente notevole. È nata 56 anni or sono nella provincia più provincia della Louisiana, il profondissimo sud, in una cittadina di 100.000 abitanti chiamata Metairie, che ha un solo pregio : quello di essere un sobborgo della vivacissima New Orleans.
Nella sua Louisiana, Ellen aveva lavorato come cameriera nella catena di ristoranti TGI Friday, come cassiera nei grandi magazzini J.C. Penney, come barista e come imbianchina. Soltanto nel tempo libero, e naturalmente gratis, aveva cominciato a recitare monologhi comici nei locali di New Orleans, dove fu notata e poi provata negli show televisivi nazionali, sempre affamati di nuovi talenti.
Avendo quindi espresso tutte le possibili solidarietà e pietà umane per quegli infelici schiacciati dai loro soldi nelle poltroncine di platea, credo si possa esprimere qualche dubbio sulla più ricca di tutti, su Ellen De Generes. Per una donna che si è guadagnata ogni dollaro di quei 250 milioni, arrampicandosi sugli scaffali dei negozi di abbigliamento e sulle impalcature dei pittori, il ricordo della fatica fatta per arrivarci deve essere il migliore antidepressivo.
E lei potrebbe spiegare meglio di altri, che è ora di smetterla di prendere in giro chi i soldi non ce li ha.


Vittorio Zucconi

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