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mercoledì 17 agosto 2016

L'immarcescibile Madonna e l'ageismo.

Nelle scorse settimane ha fatto grande scandalo e generato una valanga di articoli, post, twittate, instagrammate e chi più ne ha più ne metta, l'apparizione degli immarcescibile Madonna Louise Ciccone, in un abito più che succinto sul red carpet, peraltro kitsch alquanto, dell'ormai inevitabile gala del Met, a New York.
La signora che ormai da tempo esplora senza pudori e senza tabù gli anta, rimanendo sempre sostanzialmente fedele al proprio personaggio di provocatrice, che con i clichè del sesso ci gioca e si diverte, s'è presentata al pubblico, su per giù conciata come un incrocio tra Cicciolina e Morticia Addams: tiara diamantata sulle ventitrè, nero da capo a piedi - di pizzo degno di una vedova sicula, o di una ballerina di flamenco - e poi seni e glutei generosamente in mostra, per quanto velati.
La levata di scudi è stata unanime e ha stigmatizzato la scelta poco
felice di esibire in maniera così plateale e sfrontata un corpo che, per quanto curato e scolpito, mostra ormai inevitabilmente i segni del tempo che passa.
A sorpresa, la signora Ciccone, ha reagito da par suo e messo in evidenza come il suo look fosse una dichiarazione di intenti estetica e politica, sottolineando come i commenti negativi e gli sfottò, dimostrino quanto ancora sessista sia una società per la quale una donna, dopo una certa età, non si può più esprimere attraverso abiti provocanti o stravaganti.
Madonna agita lo spettro dell'ageismo - la discriminazione sulla base dell'età - e ancora una volta fa centro. Dubbio gusto a parte - l'abito in effetti era una carnevalata, come un po' tutte le mise degli intervenuti alla serata - ha davvero senso oggi che si celebra il culto della più sfrenata individualità e che si accetta che tutto va bene, imporre cosa indossare e come a una donna, in base agli anni che ha sul groppone?
Noi donne non più teenager, dobbiamo per forza soccombere alle mise penitenziali? E perché mai poi? La moda ormai da tempo ha allargato i confini del lecito, celebrando bellezze particolari e tutte le fasce di età. Il pluralismo è benvenuto. Ricordando che divertirsi con l'immagine è lecito, perché alla fine sono solo vestiti.


Alberta Marzotto

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